Il sistema di Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) è lo strumento per garantire la formazione continua finalizzata a migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali e a supportare i comportamenti dei professionisti sanitari, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all’assistenza prestata dal Servizio Sanitario Nazionale in favore dei cittadini.
Destinatari della Formazione Continua devono essere tutti i professionisti sanitari che direttamente operano nell’ambito della tutela della salute individuale e collettiva.
Il programma ECM prevede l’attribuzione di un numero determinato di crediti formativi per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie.
I crediti ECM sono indicatori della quantità della formazione/apprendimento effettuata dai professionisti sanitari in occasione di attività E.C.M. L’accreditamento consiste nell’assegnazione all’evento di un certo numero di Crediti formativi E.C.M., che sono formalmente riconosciuti ai partecipanti all’evento.

L’iscrizione all’Ordine professionale comporta l’obbligo di acquisire i crediti formativi E.C.M.

Accordo Stato – Regioni (2 febbraio 2017)

La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nuovo Accordo sull’ECM “La formazione continua nel settore salute”, frutto del lavoro portato avanti nell’ultimo anno dalla CNFC (Commissione nazionale per la formazione continua) con il supporto di AGENAS. Linee guida sono state la semplificazione del sistema con meno burocrazia per i professionisti e i provider e un ECM più agile per la scelta dei singoli. In questa prospettiva, il nuovo testo composto di 98 articoli, raccoglie e rende organiche tutte le regole contenute nei precedenti Accordi in materia di formazione continua.

Per i professionisti sanitari, inoltre, il disegno del nuovo Accordo prevede un capovolgimento di prospettiva in attuazione dell’art. 14 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea del 2000, con il passaggio da una visione fondata esclusivamente sull’“obbligo formativo” verso un sistema che tenga in conto i “diritti” del professionista. L’obiettivo è quello di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e geografico che limitano di fatto l’accesso alla formazione continua”.

Ulteriori novità inserite sono le previsioni in tema di conflitto di interessi – definito come “ogni situazione nella quale un interesse secondario interferisce o potrebbe interferire con l’interesse primario consistente nell’obiettività, imparzialità, indipendenza della formazione professionale del settore della salute” – e le nuove indicazioni legislative in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione.